Caro sistema Trenord/ATM, per comodità comincerò a chiamare Trenord;
Non ce l’ho con voi per i ritardi perenni, per le infrastrutture colpite da terremoti immaginari, per gli scioperi settimanali e neanche perché una delle vostre macchinette mi ha rubato la tessera e avete dato la colpa a me facendomi pagare. (Senza neanche rispondere al modulo che ho correttamente inviato al vostro sito inutile)
Ma è quando sono di fretta e uscendo dalla metropolitana, sbatto contro il vostro tornello, che un pò si apre come per lasciarmi passare, ma subito dopo si blocca di scatto facendomi quasi inciampare; che mi incazzo.
E non mi ero incazzato la volta scorsa, quando cercavo l’abbonamento per timbrare e dai tornelli a fianco c’era chi passava senza neanche fermarsi e mi guardava con quello sorrisino misto tra scherno e superiorità. Ma se c’è un limite all’Universo, di sicuro c’è un limite anche alla mia pazienza.
Ma perché? Perchéééé?? Perché mai dovrei timbrare il biglietto all’uscita?? Ma sopratutto, tenetevi forte, perché mai ogni tanto devo farlo e ogni tanto no????
A questo punto potevate alzare di un centimetro gli scalini in modo da far cadere chiunque!
Ed è ogni volta che passeggio verso casa, con la gamba ancora un pò dolorante, che cerco di rispondere a questa domanda. Tanto “Perché siamo al mondo?” e “Chi me lo fa fare?” sono barzellette a confronto.
Ed ecco che ho stilato, per chiunque fosse interessato, una lista dei motivi più plausibili, in ordine sparso:
Trenord cerca di creare un paradosso spazio-temporale, che oggi io chiamo “Il Paradosso di Trenord”. Il principio è molto simile al Paradosso del Mentitore conosciuto anche per la storiella del Coccodrillo di Laerzio.
Mettiamo che siate dentro la metro e che non sappiate come ci siete arrivati. Davanti all’uscita dovete prendere il vostro biglietto/abbonamento, cercate bene dappertutto, non lo avete. Risultato? Voi non potreste essere lì in quel momento, perché se aveste il biglietto/abbonamento allora dovreste poter uscire, se invece non lo aveste non sareste potuti entrare. Ecco, in questo momento siete diventati un errore nella linea spazio temporale, tanto che sicuramente fareste invidia a Doc, se potesse vedervi.
Il cervellone di Trenord è un grande Troll. Semplicemente vuole vedere la mia smorfia mentre mi frega, facendo una cosa completamente senza senso. Poi un giorno mi scatterà anche una foto che potrò vedere su un monitor e decidere se comprare.
Trenord è in realtà di proprietà di un potente sceicco. All’inizio pensavo che fosse solo una questione di odio, “Trenord ce l’ha con me” mi ero arreso. Poi ho notato che questa cosa capita spesso, come è ovvio che sia, anche ad altri passeggeri. Secondo voi perché Trenord dovrebbe odiare tutti i suoi clienti? In sostanza più paghi di abbonamento e più viaggi, più gli stai antipatico, più prendi botti dai tornelli. Ma è chiaro, uno sceicco ha segretamente acquistato Trenord e per far fruttare il suo petrolio vuole diminuire la qualità del servizio a livelli così estremi che chiunque, vecchi, giovani, minorenni non importa, sarà costretto ad acquistare una macchina a benzina.
Oppure Trenord vuole farmi scrivere questo post.
Oh io il post l’ho scritto, chissà mai se smettete.
Trenord e gli schermi che crashano
Trenord e i “lavori” in corso
Levissima, purissima, bassissima, acqua Trenord
L’ultima volta che vidi il mio abbonamento